Di Torcello si parla ampiamente in tutte le guide turistiche, anche se in modo superficiale: per parlarne approfonditamente un solo libro non basterebbe. E' una vera e propria isola-museo che conta solo una quindicina di residenti.
Il nome Torcello deriva da "Turricellum"
-piccola torre- ad indicare probabilmente una antica installazione di difesa sul lato sud della città di Altino. Crebbe di importanza col tempo fino a diventare il centro politico, religioso e commerciale ("emporion mega") agli albori
della comunità Realtina. A quel tempo Venezia si chiamava Rialto ed era da poco cominciata l'edificazione della città.
Qui giunsero tutti i beni più preziosi della comunità Altinate in fuga, i materiali da costruzione provenienti dallo smantellamento della città, i vescovi e le reliquie dei santi, tanto che la popolazione - all'apice dello splendore - raggiunse il ragguardevole numero di 50.000 unità. L'isola ebbe le strade lastricate, cantieri navali, monasteri, palazzi e chiese e rimase indipendente - con suo podestà e sue leggi anche quando il potere economico si accentrò a Rialto.
Torcello cominciò a vacillare nel XV secolo, ossia quando certe zone cominciarono ad impaludarsi e la malaria cominciò a mietere vittime. Da allora gli abitanti cominciarono a spostarsi verso Murano e Venezia, portandosi dietro marmi, colonne ed altre parti in pietra smantellando le proprie case, parti che altrimenti avrebbero dovuto far pervenire dalle cave d'Istria per mare.
Tra le poche costruzioni rimaste: La basilica di S.Maria Assunta, la chiesa di S.Fosca, il battistero ed i palazzetti dell'Archivio e del Consiglio sulla piazza.
L'isola è raggiungibile da F.Nuove o Murano con la linea ACTV "LN"