Le notizie sulle isole principali quali Murano si trovano in qualsiasi guida turistica, ed anche alquanto dettagliate; tuttavia... [Google maps]
È probabilmente l'isola della laguna più nota in assoluto per la produzione del vetro soffiato, cristalli
e conterie. Il suo nome "
Ammurianum" deriva da una porta o rione dell'antica città di Altino, i cui abitanti si rifugiarono sulle isole sotto la pressione degli Unni nell'anno 453.
Qui vennero quasi subito spostate dalla Serenissima le lavorazioni del vetro per il grave rischio di incendi. Ricordiamo che i camini stessi delle abitazioni a Venezia erano obbligatoriamente costruiti in maniera tale da abbattere l'emissione di eventuali faville e la loro particolare forma è tipica della città (camini alla veneziana).
La basilica di S.Donato fu riedificata tra il 1125 ed il 1140 a sostituire la precedente del VII secolo. È stretta parente di quelle di S.Marco e di Torcello per età e spirito, nonostante siano profondamente diverse tra loro. Vale la pena di vedere il pavimento musivo ed il mosaico bizantino a volta sopra
l'altare maggiore.
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A poca distanza dalla basilica i trova il museo vetrario, nel palazzo che nel XVII secolo divenne sede vescovile
L'isola conta oggi poco più di 4200 abitanti e - per estensione e popolazione - è da considerarsi una appendice della Venezia insulare distando da essa poco più di un chilometro.
L'isola ha sempre goduto di privilegi particolari da parte del Governo della Serenissima, tra cui la facoltà di autogoverno e la concessione di batter
moneta propria: le monete chiamate "oselle".
La Murrina
La murrina è una tipica produzione dell'isola di Murano da sempre: consiste in una composizione di fili e canne di vetro a formare (in sezione) dei motivi floreali. Utilizzando canne più o meno sottili e di diversi colori si costruisce l'immagine;
le sottili canne vengono poi rifuse assieme con estrema cautela a mantenere il disegno originale.
L'insieme viene quindi affettato, lappato, lucidato e montato in oro. Più dettagliato e realistico è il disegno, nitidi e "veri" i colori,
piacevole l'insieme, tanto maggiore è il suo valore. Quella che potete vedere a sinistra è piuttosto preziosa ed ha più di cento anni (garantito!); notate le venature sulle foglie: sono dei fili di vetro nero visti in sezione !
Qualche suggerimento... da venexian.
Come in tutte le località turistiche vi è una notevole abbondanza di rivendite di oggetti caratteristici dove si mescolano pezzi di notevole valore a roba dozzinale. Qualche raccomandazione ai compratori di oggetti di vetro che non siano
i soliti souvenir di prezzo ragionevole:
- Ricordate che chi vende di norma è un venditore: può essere un esperto del settore, ma deve essere esperto nella vendita.
- In caso di acquisti di gran valore cercare marchi noti ed ampiamente pubblicizzati sulle riviste di arredamento, ed acquistare alla fonte: le ditte più note hanno una propria rivendita al pubblico ed offrono una garanzia scritta di autenticità.
- Diffidate delle occasioni: il vetro lavorato a mano costa sempre caro.
- Diffidate degli oggetti troppo perfetti: dei bicchieri di valore (fatti a mano) sono sempre molto sottili ed impercettibilmente diversi tra loro. Fatte salve le raccomandazioni precedenti, potete aiutarvi col suono battendo leggermente.
- Cercate bolle d'aria all'interno di oggetti in vetro: non ce ne devono essere.
- Ispezionate l'integrità dell'oggetto nei punti dove vi è una giunzione (es: tra coppa e gambo di un calice) e specialmente tra parti di colore diverso. Il coefficiente di dilatazione di vetri diversi è anch'esso diverso e può provocare fratture.
- Cercate il punto di distacco: il maestro deve aver tenuto l'oggetto in lavorazione (rovente) da qualche parte. Normalmente è sul fondo; i vasi vengono passati alla molatura a mano per rimuoverlo, ma con certi oggetti ciò non è possibile.
- Cercate di pensare a come deve essere stato il processo produttivo, in quanto è un'ottimo modo per valutare il valore di un oggetto: tanto più valore quanto più complicata è la produzione.