Gli Ottagoni
Per una vera riscoperta della laguna sarebbe interessante visitare le fortificazioni storiche che la Repubblica veneziana fece costruire, come gli ottagoni, che hanno questo nome per il loro aspetto determinato da un muro a otto lati. Queste costruzioni servivano per la difesa delle imboccature portuali e dei centri abitati vicini. (Es: Ottagono Poveglia [Google Maps]
Percorrendo il tratto sud di fronte agli Alberoni, si può osservare l'ottagono Alberoni, un tempo adibito a polveriera [Google Maps]. Infatti in quest'isola sono presenti delle costruzioni a un piano, in parte ricoperte da una fitta vegetazione. L'ottagono di San Pietro fu realizzato a difesa del porto di Malamocco, ed è posto davanti al Litorale di Pellestrina. [Google Maps]
L'ultimo ottagono, chiamato Ca' Roman, è in prossimità di Chioggia; fu costruito nel. XVIII secolo per difendere il porto di questa località. Presenta una forma ottagonale perfetta, determinata anche dal terrapieno ancora intatto, tuttavia delle costruzioni non è rimasto nulla. [Google Maps]
Poveglia
L'isola di Poveglia aveva in origine il nome di Popilia, derivato probabilmente dalla quantità di pioppi nell'isola, o (meno probabile) da Popilio Lena, console romano, che si pensa abbia fatto passare nelle vicinanze di Poveglia la sezione settentrionale della via Emilia.
Poveglia fu come tante altre un rifugio per le popolazioni della terraferma che fuggirono in seguito alle invasioni barbariche, ma con la venuta di Pipino nell'809, la gente dell'isola fu costretta ad andarsene. Vuole la tradizione che l'isola si ripopolasse
poi grazie a duecento famiglie veneziane al servizio del Doge Pietro Tradonico che, dopo la sua uccisione, si barricarono nel Palazzo Ducale per chiedere giustizia.
Per risolvere il problema Il nuovo Doge - Orso Partecipazio - concesse alle famiglie l'isola stessa e molti privilegi. Questa comunità si ingrandì rapidamente, ma a causa della guerra di Malamocco l'isola fu nuovamente abbandonata. Persa la sua importanza come centro urbano, l'isola divenne nel 1700 un lazzaretto ed in seguito un luogo ove venivano ricoverate le persone in quarantena. Nel nostro secolo diventò una casa di riposo per gli anziani, chiusa nel 1968. [Google Maps]
La fortezza di S.Andrea
Opera dell'architetto Michele Sammicheli (1484-1589) questo forte era la chiave della difesa veneziana allo imbocco del porto di Lido. Sito sulla estremità sud dell'isola delle Vignole sbarra l'accesso alla laguna con un formidabile dispiegamento di bocche da fuoco, praticamente privo di punti ciechi.
Solo visitandolo all'interno ci si può rendere conto di quale poderosa macchina da guerra esso fosse e come sia stato progettato con una razionalità estrema. Ricordo che alla mia prima visita cercai di immaginare un ipotetico attacco navale e, senza rendermene conto, individuai immediatamente il senso di piattaforme, camminatoi, magazzini e santabarbara: ogni cosa era evidentemente lì dove sarebbe dovuta essere, e con i giusti spazi di manovra per consentirne l'accessibilità.
Questa sconcertante sensazione di razionalità fu seconda solo alla scoperta dell'accurata disposizione delle batterie ed alla solidità delle murature. Naturalmente il Sammicheli può fare a meno della mia sviscerata ammirazione: la fortezza è ampiamente celebrata in molti testi, ma spero di aver trasmesso quello che dai testi non traspare, ovvero la palpabile sensazione di efficiente potenza che mette i brividi. Purtroppo non è semplice visitare il forte (ex-zona militare), ma lo si può vedere - quasi dimenticato dal tempo - dal prospicente Lido di Venezia. [Google Maps]
Fisolo (ex batteria)
Una batteria di forma semicircolare è l'isola di Fisolo: di questa non si hanno molte notizie se non quelle quelle relative all'occupazione austriaca, che la adibì a difesa della bocca di porti di Alberoni. Ovviamente anche gli austriaci comprendevano bene i vantaggi di queste isole "in zone strategiche", delle vere "grandi navi" inaffondabili e pressocchè inattaccabili (oltre che molto temibili) [Google Maps]