Da vedere:
La chiesa di S.Maria dei Miracoli è decisamente un capolavoro dell'arte rinascimentale, anche se spesso non visitata dai turisti accecati dalla sontuosità di S.Marco.
Quel che è ancor meno noto è che questa chiesa è stata costruita con le offerte ad una immagine murale della Vergine che, ritenuta prodigiosa, venne alloggiata in una cappella di legno appositamente costruita da tale Angelo Amadi nel 1480.
La generosità delle donazioni permise di acquistare il terreno e costruire il templio con annesso monastero.
Quest'anno ha comenzà la devotione della M. di Miracoli, la qual era alla porta de Corte Nuova, all'opposto delle case di Amai, in la calle stretta, e per el concorso della zente è sta necessario levar la imagine, e portarla in corte de cha
Amai, et è sta fatto di grandissime offerte de cere, statue, denari, et arzenti, tantoché se ha trovà intorno 400 ducati al mese, e quei della contrà ha creà sie procuratori, e tra i altri Lunardo Loredan Procurator. Et in processo di tempo è sta assunà 3000
ducati d'elemosine, e con essi è sta comprà la Corte nova da cha Bembo, da cha Querini, e da cha Baroci, e là è sta fabbricà un bellissimo tempio con un monastero, e dentro è sta messo donne muneghe de S.Chiara de Muran.
Testo in lingua veneziana, 1480.
San Simeon no me ne impasso
È un curioso modo, piuttosto comune, per dire che non si è interessati ad una questione. Ma cosa c'entra S.Simeone?
È presto detto: a fianco della chiesa di S.Simeon Grando (S.Simeone Profeta) è murata una immagine (1382) di S.Ermolao a guisa di sigillo di un sarcofago rivolto verso la chiesa; come potete vedere l'atteggiamento sembra voler dire "no, grazie"...
Da questo nasce il detto: San simeon no me ne impasso (non me ne impiccio). Tra parentesi, raccomando una visita a questa "strana" chiesa la cui prima costruzione sembra essere intorno al 967. Restaurata più volte, ora
conserva il corpo del profeta Simeone, ed altre importanti reliquie.
Bottazzo de S.Alban
Curiosa reliquia... Si tratta di una botticella miracolosa che non si vuotava mai del vino che conteneva, nonostante lo si spillasse. Sembra fosse un segno della predilezione del santo per l'isola di Burano, ma venne rubata nottetempo da abitanti di Murano che la murarono nella splendida basilica di S.Maria e Donato (una visita è necessaria !).
... Evidentemente non funzionava ...
Il Vaporetto
I mezzi che effettuano il servizio pubblico sul canal grande sono tuttora chiamati vaporetti, in quanto hanno mantenuto l'immagine del mezzo di inizio secolo. Sebbene la propulsione a vapore sia stata abbandonata da tempo, il nome è ormai diventato una tradizione cittadina.